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giovedì 31 marzo 2011

intervista a Ansel Adams









Biografia dell'autore:

Ansel Easton Adams (San Francisco, 20 febbraio 1902 – Carmel-by-the-Sea, 22 aprile 1984) è stato un fotografo statunitense.
Famoso per le sue foto in bianco e nero di paesaggi dei parchi nazionali americani (tra cui lo Yosemite National Park) e come autore di numerosi libri di fotografia, compresa la sua trilogia di manuali di tecnica (The Camera, The Negative e The Print). È stato tra i fondatori dell'associazione Gruppo f/64 insieme ad altri maestri come Edward Weston, Willard Van Dyke e Imogen Cunningham.
Ansel Easton Adams nasce a San Francisco in una zona vicina al Golden Gate Bridge, unico figlio di Charles Hitchcock Adams, un imprenditore di successo che possedeva una compagnia di assicurazioni ed una fabbrica di prodotti chimici e Olive Bray. All'età di 4 anni, in seguito al terremoto del 1906, cade e si frattura il naso, che resterà modificato nel suo profilo per tutta la vita. Non ama gli studi scolastici e nel 1914, a dodici anni, inizia a studiare pianoforte per abbandonarlo poi all'età di vent'anni circa. Nel 1916 una vacanza con la sua famiglia, segnerà per sempre la sua vita. A 14 anni Adams conosce lo Yosemite National Park. Era stato Abraham Lincoln 52 anni prima, nel 1864 a fare della Yosemite Valley il primo luogo degli Stati Uniti d'America ad essere stato dichiarato parco nazionale. In occasione di quella prima gita gli viene regalata quella che fu la sua prima macchina fotografica, una Kodak Brownie, con cui Ansel Adams scatta le prime foto. La natura e la fotografia saranno da allora legate per sempre alla sua vita. La passione ambientalista traspare peraltro in tutte le sue opere. Aveva 17 anni quando nel 1919 si iscrive al "Sierra Club", una delle più antiche ed importanti organizzazioni ambientaliste degli U.S.A. Poco tempo prima era per fortuna guarito dall'influenza chiamata spagnola che uccise cinquanta milioni di persone in tutto il mondo. Nel 1927 Adams partecipa alla gita annuale del Club, nota come high trip. In quell'anno pubblica il suo primo portfolio: Parmelian prints of the high Sierra finanziato da Albert Bender conosciuto l'anno prima a Berkeley. Guadagnerà circa 4000 dollari. Nel 1928 all'età di 26 anni, si sposa con Virginia Best figlia del proprietario del Best's Studio che verrà ereditato dalla figlia nel 1935 alla morte del padre. Lo studio è oggi noto come Ansel Adams Gallery. Sempre nel 1928 Adams diviene fotografo ufficiale del Sierra Club, ma non lascia la sua passione ambientalista e si dedica anche ad accompagnare le persone che partecipano alle escursioni, che a volte durano settimane, come assistente del direttore di gite. Ha 30 anni nel 1932 quando fonda il Gruppo f/64 allo scopo di riunire alcuni fotografi aderenti alla straight photography: John Paul Edwards, Imogen Cunningham, Preston Holder, Consuelo Kanaga, Alma Lavenson, Sonya Noskowiak, Henry Swift, Willard Van Dyke, ed Edward Weston. La f/64 rimandava alla minima apertura del diaframma dell'obiettivo che avrebbe consentito la massima profondità di campo e la maggiore accuratezza dei dettagli. Nel 1934 entra nel Consiglio di Amministrazione del Sierra Club e ne resterà membro, insieme alla moglie per tutta la vita. È autore di molte prime scalate sulla Sierra Nevada. Le sue fotografie sono una testimonianza di come fossero molti di questi parchi nazionali prima degli interventi umani e dei viaggi. Il suo lavoro ha sponsorizzato molti degli scopi del Sierra Club ed ha portato le tematiche ambientali alla luce.
Adams ha inventato il sistema zonale, una tecnica che permette ai fotografi di trasporre la luce che essi vedono in specifiche densità sul negativo e sulla carta ottenendo così un controllo migliore sulle fotografie finite. Adams è anche stato un pioniere dell'idea di visualizzazione (che spesso chiamava 'previsualizzazione', sebbene più tardi ammise che questo termine fosse ridondante) della stampa finita basata sui valori di luce misurati nella scena che viene fotografata.
Le fotografie nel libro a tiratura limitata Sierra Nevada: The John Muir Trail, insieme alla sua testimonianza, hanno contribuito ad assicurare la designazione del Sequoia and Kings Canyon come parco nazionale nel 1940.
Adams fu addolorato dall'internamento dei nippo-americani che seguì l'attacco di Pearl Harbor. Gli venne permesso di visitare il Manzanar War Relocation Center nella Owens Valley, ai piedi del monte Williamson. Il saggio fotografico dapprima apparve in una mostra in un museo d'arte moderna, e più tardi fu pubblicato col titolo Born Free and Equal: Photographs of the loyal Japanese-Americans at Manzanar Relocation Center, Inyo County, California (Nati liberi e uguali: fotografie dei leali nippo-americani al centro di dislocamento Manzanar, Contea di Inyo, California).
Adams fu il beneficiario di tre borse di studio Guggenheim durante la sua carriera. Fu eletto nel 1966 membro dell'American Academy of Arts and Sciences. Nel 1980 il presidente Jimmy Carter lo insignì della medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile del suo paese.
I diritti di pubblicazione per le fotografie di Adams sono tenuti dagli amministratori dell'Ansel Adams Publishing Rights Trust.
Il Minarets Wilderness nell'Inyo National Forest venne ribattezzato Ansel Adams Wilderness nel 1984 in suo onore. Il monte Ansel Adams, una cima di 3.584 metri nella Sierra Nevada, prese il nome da lui nel 1986.

mercoledì 30 marzo 2011

Tutorial photoshop cs5, sostituzione colore

martedì 29 marzo 2011

L'occhio del cronista - fino al 10 aprile - Milano

L'occhio del cronista - fino al 10 aprile - Milano



La mostra

Periodo
dal 29 marzo al 10 aprile 2011
Orario
tutti i giorni dalle 10 alle 20
Giovedì e Venerdì dalle 10 alle 22
lunedì chiuso
Costo biglietto
ingresso gratuito

Per informazioni
02.5811.8067
02.8907.5419


Il Goethe-Institut Mailand in collaborazione con Fondazione del Corriere della Sera e Archivio Storico del Corriere della Sera presentano a Forma la mostra L’occhio del cronista – La Germania nelle pagine del Corriere della Sera dal 1960 al 2000

L’occhio del cronista: Le vacanze a Rimini, l’Oktoberfest e il boom economico. La Germania raccontata sulle pagine del Corriere, dagli Anni Sessanta ai giorni nostri.
E'la prima mostra documentaria che racconta anni di relazioni italo-tedesche attraverso le parole di giornalisti che, per il Corriere della Sera, sono stati inviati o corrispondenti da Bonn e Berlino.
Dagli articoli di Giorgio Zampa e Franco Di Bella a quelli più attuali di Danilo Taino, la Germania prende vita sulle pagine del Corriere tra indagini sociologiche e vecchi cliché.
La mostra, curata e prodotta dal Goethe-Institut Mailand, presenta i risultati di un processo di ricerca e selezione nell’Archivio del Corriere della Sera durato oltre un anno. Il materiale esposto a Forma comprenderà - articoli, fotografie e sequenze da trasmissioni tv dall’archivio della RAI.
La Germania sarà presentata in 5 aree tematiche: società, storia, cultura, emigrazione, economia e politica.

In mostra anche il film del viaggio in treno da Berlino a Palermo di Beppe Severgnini e Mark Spörrle, redattore della Zeit. I due giornalisti, su incarico del Goethe-Institut nel 2010 hanno compiuto un viaggio insieme per scoprire una Germania nascosta, un’Italia meno turistica.
Per quanto riguarda la scelta degli articoli, i pezzi degli Anni Sessanta sono quelli maggiormente rappresentati. Si tratta degli anni in cui il Corriere della Sera mandò i corrispondenti a Bonn, ed è grazie a loro che per la prima volta sul giornale si iniziò a parlare della Germania del dopoguerra.
La mostra è itinerante, dopo Milano sarà a Torino, Genova, Palermo, Napoli e Roma.

Per ulteriori Informazioni info@mailand.goethe.org

lunedì 28 marzo 2011

Apericorso Fotografia a Torino dal 07 aprile 2011


Ultimi giorni per iscriversi all'apericorso fotografico del 7 aprile 2011 a Torino! L'unico corso di fotografia preceduto da un ricco aperitivo!!!



Dopo il successo delle precedenti edizioni, il DP Studio - Fotografie d'autore, con la collaborazione di Open011 e di Reflex Top Linea, organizza un nuovo Apericorso di Fotografia di base, l'unico corso di fotografia preceduto da un ricco aperitivo!
E' un corso base di fotografia digitale tenuto da Marco Donatiello e si svolgerà presso Open011, in C.so Venezia 11 a Torino.

Periodo
dal 7 aprile al 26 maggio 2011

Orario
inizio aperitivo ore 19.30, corso ore 21.00 - 23.00

Argomenti trattati:
- Tecnica della fotografia
- Immagine digitale
- Composizione fotografica
- Fotografia digitale dopo lo scatto
- Uscita fotografica
- Analisi e presentazione lavoro svolto

Al termine del corso verrà allestita una mostra fotografica con i lavori dei partecipanti.

Quota, comprensiva di aperitivi e corso
120€ comprensivi di lezioni e aperitivi

Info e iscrizioni:
Marco Donatiello - DP Studio fotografico - Via Castagnevizza, 1 - Torino
339/59.28.757 - 011/37.21.048
Email: info@marcodonatiello.com
Sito: http://www.dpfotostudio.com/ - http://www.marcodonatiello.com/

domenica 27 marzo 2011

Photos for japan

L'11 marzo il Giappone è stato colpito da un terribile terremoto.
in questo sito potete acquistare delle immagini e il ricavato sarà devoluto alla popolazione coplita:
photosforjapan.org

sabato 26 marzo 2011

Mediterranean Quilt, una grande opera d’Arte collettiva - scad. 15 aprile 2011

Mediterranean Quilt, una grande opera d’Arte collettiva.
a cura dell’Associazione Artistico Culturale Wrong Lab

Wrong Lab, un gruppo di giovani artisti, graphic designers e fotografi italiani, cerca la collaborazione di fotografi e amatori della fotografia, provenienti dai 23 paesi del Mediterraneo, per dar vita a: Mediterranean Quilt, una grande opera d’Arte collettiva.
Il progetto si propone di riunire le immagini di differenti terre e nazioni, accomunati dallo stesso mare, in un grande “Quilt” fotografico, simbolo di unione e collaborazione fra diversi popoli e molteplici culture.

Obiettivo di questa iniziativa è favorire lo scambio artistico e culturale tra questi popoli, creando un grande archivio virtuale, mostre e pubblicazioni.
L’iscrizione è gratuita ed aperta a tutti.

Per partecipare è necessario inviare 4 foto nel formato jpeg 20x20cm a 300 dpi dal tema:
- mare, (una texture del mare);
- costa, (una texture della costa – sabbia – terra – sassi – roccia – etc...);
- città (una texture della città vista dall’alto);
- persone (un ritratto frontale di una persona, anche un autoritratto).

Mediterranean Quilt si concretizzerà con una prima mostra ad Erice in Primavera 2011 in collaborazione con il Comune di Erice e il Rotaract 2110 Distretto Sicilia-Malta.
Il termine per l’invio delle foto per la prima mostra ad Erice è il 15 Aprile 2011.
A seguito di tale scadenza sarà possibile continuare ad inviare le foto per le successive mostre itineranti nell’area del Mediterraneo.



Per iscriversi al progetto visitare il sito:
www.mediterraneanquilt.wrongstudio.com

Per maggiori approfondimenti:
Facebook: http://www.facebook.com/pages/Mediterranean-Quilt/206713356010386?sk=wall
http://www.facebook.com/pages/Wrong-Studio/103981329676145
Twitter: http://twitter.com/wrongstudio#
Flickr: http://www.flickr.com/photos/wrongstudio/
E-mail: mediterraneo@wrongstudio.com
info@wrongstudio.com

venerdì 25 marzo 2011

Intervista a Henri Cartier-Bresson











Biografia dell'autore:

Henri Cartier-Bresson (Chanteloup-en-Brie, 22 agosto 1908 – L'Isle-sur-la-Sorgue, 3 agosto 2004) è stato un fotografo francese, da molti considerato il padre del fotogiornalismo.
Dopo gli studi giovanili, Henri fu presto attratto dalla pittura, grazie allo zio Louis, e comincerà i suoi studi con Jaques-Emile Blanche e André Lhote, che lo inizieranno all'ambiente dei surrealisti francesi, inizialmente disinteressato alla fotografia.
Solo più tardi, nel 1930, durante un viaggio in Costa d'Avorio, per via della sua continua ricerca di immortalare la realtà, comprò la sua prima macchina fotografica, una Leica 35mm con lente 50mm che l'accompagnerà per molti anni.
Nel 1931 lavora nel cinema come assistente del regista francese Jean Renoir e, nel 1937, firma personalmente il film Return to life.
Intanto, nel 1934, conosce David Szymin, un fotografo e intellettuale polacco, che più tardi cambierà nome in David Seymour (1911–1956). Diventano subito ottimi amici, hanno molto in comune culturalmente. Sarà Szymin a presentare al giovane Bresson un fotografo ungherese, Endré Friedmann, che verrà poi ricordato col nome di Robert Capa.
Durante la Seconda guerra mondiale, Cartier-Bresson entra nella resistenza francese, continuando a svolgere costantemente la sua attività fotografica.
Finita la guerra, ritorna al cinema e dirige il film Le Retour, documentario sul ritorno in patria dei prigionieri di guerra e dei deportati. Nel 1946 viene a sapere che il MOMA di New York intende dedicargli una mostra "postuma", credendolo morto in guerra: si mette in contatto con il museo e dedica oltre un anno alla preparazione dell'esposizione, inaugurata il 1947. Negli anni successivi è negli Stati Uniti, dove fotografa per Harper's Bazaar.
Nel 1947 fonda, insieme a Robert Capa e a David Seymour, la famosa Agenzia Magnum. Inizierà innumerevoli viaggi in cui farà molteplici reportage che gli daranno fama mondiale.
La fotografia porta Henri in molti angoli del pianeta: Cina, Messico, Canada, Stati Uniti, Cuba, India, Giappone, Unione Sovietica e molti altri paesi. Cartier-Bresson divenne il primo fotografo occidentale che fotografava liberamente nell'Unione Sovietica del dopo-guerra. Nel 1968, Henri Cartier-Bresson inizia gradualmente a ridurre la sua attività fotografica per dedicarsi al suo primo amore artistico: la pittura, dichiarando: "In realtà la fotografia di per sé non mi interessa proprio; l'unica cosa che voglio è fissare una frazione di secondo di realtà".
Nel 1979 viene organizzata a New York una mostra tributo al genio del fotogiornalismo e del reportage. Nel 2000, assieme alla moglie Martine Franck ed alla figlia Mélanie crea la Fondazione Henri Cartier-Bresson, che ha come scopo principale la raccolta delle sue opere e la creazione di uno spazio espositivo aperto ad altri artisti; nel 2002 la Fondazione viene riconosciuta dallo stato francese come ente di pubblica utilità. Muore a Céreste, (Alpes-de-Haute-Provence, Francia) il 3 agosto 2004, all'età di 95 anni.
Nella sua carriera ha anche ritratto personalità importanti in tutti i campi; Balthus, Albert Camus, Truman Capote, Coco Chanel, Marcel Duchamp, William Faulkner, Mahatma Gandhi, John Huston, Martin Luther King, Henri Matisse, Marilyn Monroe, Richard Nixon, Robert Oppenheimer, Ezra Pound, Jean-Paul Sartre ed Igor Stravinsky. Dalla morte di Cartier-Bresson, per evitare sfruttamenti commerciali slegati dal valore artistico delle opere, la Fondazione non autorizza più alcuna stampa di fotografie del maestro, offrendo però un servizio di autenticazione di eventuali stampe in circolazione in gallerie o antiquari. In una lettera datata 30 ottobre 2000, per evitare il commercio di stampe o lo smercio di copie sottratte, lo stesso fotografo dichiarava: “Io sottoscritto Henri Cartier-Bresson, domiciliato al 198 di rue de Rivoli, Parigi, dichiaro quanto segue. Ho sempre firmato e dedicato le stampe di mie fotografie a coloro ai quali intendevo donarle; tutte le altre stampe che recano solamente timbri o etichette «Magnum Photos» o il mio nome «Henri Cartier-Bresson» sono di mia proprietà. Tutti coloro che detenessero queste stampe non potranno invocare la buona fede". In linea con lo spirito che scaturisce da questo scritto, nel 1985 fece dono al Comune di Tricarico, città natale del poeta Rocco Scotellaro, di 26 fotografie che oggi costituiscono il primo e fondamentale nucleo di opere che saranno esposte nel museo delle arti figurative di quella cittadina.

giovedì 24 marzo 2011

Programma aprile - giugno del circolo Fotografico La mole di Torino

Il circolo fotografico la Mole di Torino è uno storico gruppo fotografico del capoluogo pimeontese. E' prensente fin dal 1969 e sin dal primo anno di attività propone sempre ottime serate di approfndimento fotografico.
Di seguito troverete il calendario delle attività del prossimo trimestre, facendo sicuramente cosa gradita a tutti i nostri lettori piemontesi:


06 Aprile Ospite esterno: Nino Malavenda (www.ormelievi.it)
13 Aprile Ospite esterno: Carlo Mogavero (http://carlomogavero.weebly.com/)
17 Aprile Workshop: Il nudo a cura di Marco Donatiello e Riccardo Rebora
20 Aprile Visione delle immagini scattate durante la serata "Autoritratto di un circolo".
27 Aprile Il GF La Mole ospita la "Società fotografica Subalpina"
03 Maggio L'Incontro di Collegno ospita il GF La Mole
04 Maggio Il GF La Mole ospita l'Incontro
11 Maggio Poker d'immagini a tema libero
15 Maggio Evento fotografico a Macello
18 Maggio Socio sotto la lente: "Giovanni Russo"
25 Maggio La Mole si racconta: Le stampe in bianco e nero di Cassera
01 Giugno Poker d'immagini a tema libero
08 Giugno Dalla teoria alla pratica: Still life
15 Giugno Socio sotto la lente: "Maxi Imeriani" che presenterà le seguenti videoproiezioni "Un pezzo di Sicilia on the road", "Faaker - Raduno bikers" e "Bruce - Passion lives here"
22 Giugno Marco Donatiello e Riccardo Rebora vi guideranno in un percorso che nasce con le fate di Cotingley e vi porta fino a Photoshop CS5. Ovvero come la realtà possa essere manipolata secondo fini più o meno leciti
29 Giugno Visione delle immagini scattate a Macello e brindisi prima delle vacanze

Per tutte le informazioni vi rimandiamo al sito del Gf La Mole: www.gflamole.it



















































mercoledì 23 marzo 2011

Workshop di Nudo a Torino il 17 aprile 2011 tenuto da Marco Donatiello





Il Gruppo Fotografico La Mole di Torino in collaborazione con La Mole Acadey e il DP Studio – Fotografie d'autore – organizza un Workshop fotografico di nudo.

Quando:

domenica 17 aprile 2011 dalle ore 9.00 alle ore 17.00

Dove:

presso la sede del gruppo fotografico La Mole di via Aquila, 21 a Torino

Programma:

teoria dell'illuminazione nel nudo fotografico

sessioni fotografiche di gruppo e individuale

editing del lavoro svolto

Staff:

Docenti: Marco Donatiello – Riccardo Rebora

Modella: Samanta Derossi

MUA: Greta Volpi

Costi:

120 € per i soci del circolo

150€ per gli esterni

(Incluso pranzo a buffet)

Per info e iscrizioni:

Marco Donatiello 011/37.21.048 339/59.28.757

Riccardo Rebora 339/24.36.105

GF La Mole: info@gflamole.it

lunedì 21 marzo 2011

Le fotografie dell'ultimo rullino di Kodachrome scattate da steve McCurry

Steve McCurry ha avuto l’ultimo rullino prodotto della Kodachrome della Kodak e lo portato in giro per il mondo, tra giugno e luglio 2010, nei luoghi che ama di più: in India, a Istanbul, a Londra, e in America.

Vanity Fair ha pubblicato lo slideshow con tutte le 36 pose.

Di seguito il video dove McCurry ci spiega perché la dipartita della famosa pellicola fosse inevitabile.



Biografia di Steve McCurry:
Steve McCurry (Philadelphia, 24 febbraio 1950) è un fotoreporter e fotografo statunitense, conosciuto soprattutto per la fotografia "La ragazza afgana", pubblicato come copertina del National Geographic Magazine di giugno 1985, divenuta la più nota uscita della rivista.
Dopo aver lavorato anche come cuoco, McCurry ha studiato fotografia alla Pennsylvania State University. Dopo aver lavorato per due anni in un giornale, ha poi lavorato come freelance in India.
Da allora ha scattato fotografie dei conflitti in molti luoghi del mondo, tra cui Jugoslavia, Beirut, Cambodia, Filippine, Guerra del Golfo e Afghanistan[1], e sul National Geographic Magazine sono stati pubblicati i suoi reportage su Burma, lo Yemen, il Tibet e sui templi di Angkor Wat.
Le foto di McCurry hanno raggiunto la notorietà nel 1984, quando ha ritratto Sharbat Gula, rifugiata in un campo profughi di Peshawar (Pakistan). L'immagine, nota come La ragazza afgana, è stata scelta come copertina del numero di giugno 1985 della rivista National Geographic Magazine, diventando in breve un'icona, cosa di cui McCurry si sente onorato.
Nel 2009 il fotografo ha collaborato a ¡TIERRA!, progetto di sviluppo sostenibile portato avanti dall'azienda Lavazza
McCurry è passato dall'analogico al digitale, utilizzando software come Aperture, e spesso gira con solo due fotocamere Nikon.
Secondo il fotografo, il reporter deve prima imparare a conoscere i soggetti delle sue foto, magari vivendo e respirando la cultura del luogo che vorrà ritrarre.
[Fonte Wikipedia]
Il sito di Steve McCurry : www.stevemccurry.com
Il blog di Steve McCurry: www.stevemccurry.wordpress.com

La storia della Kodachrome:
Kodachrome è il marchio di una famiglia di pellicole fotografiche invertibili prodotte dalla Eastman Kodak. Kodachrome è stata la prima pellicola a colori di successo nel mercato di massa usando il metodo sottrattivo. La sua produzione è durata 74 anni ed è stata prodotta in vari formati capaci di soddisfare sia l'ambito fotografico che cinematografico, includendo i formati 8mm, Super 8, 16mm e 35mm per il cinema e 35mm, 120, 110, 126, 127, 828, e grandi formati per la fotografia. Per molti anni è stata usata da fotografi professionisti.
Pellicola apprezzata in maniera particolare dal dopoguerra agli anni settanta, l'uso del Kodachrome è progressivamente diminuito a partire dagli anni ottanta, quando altri tipi di pellicola a colori divennero realmente competitivi sia in termini di prezzo che di qualità, inoltre dagli anni ottanta il cinema amatoriale (dove il Kodachrome era preferito) venne sostituito da sistemi video. Infine, a causa dell'avvento della fotografia digitale, la richiesta generale di pellicole è diminuita notevolmente e il Kodachrome è definitivamente uscito di produzione dal 2009.
Le ultime scorte di Kodachrome si sono potute sviluppare secondo il processo K-14 solo presso un laboratorio statunitense fino al 2010.
[Fonte Wikipedia]

domenica 20 marzo 2011

IL MALE INVISIBILE - la Bielorussia 25 anni dopo Chernobyl fotografie di Alessandro Scarpa - fino al 3 aprile 2011 a Venezi

Il male invisibile

IL MALE INVISIBILE - la Bielorussia 25 anni dopo Chernobyl

fotografie di Alessandro Scarpa 19 marzo - 3 aprile 2011 -Torre Civica di Mestre - Venezia

Inaugurazione Sabato 19 marzo, ore 17.00

Dopo la realizzazione del libro “Finché soffia il vento di Chernobyl. Un viaggio di solidarietà dall’Italia alla Bielorussia con il convoglio umanitario di Help for Children” scritto dalla giornalista Francesca Bellemo, Help for Children Onlus, con la partership dell’Assessorato alle Politiche Giovanili e Centro Pace del Comune di Venezia, dell’Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Venezia, della Municipalità di Mestre Carpenedo, e del Comitato Torre di Mestre, presenta la mostra fotografica “Il male invisibile – la Bielorussia 25 anni dopo Chernobyl” con le immagini scattate dal fotografo mestrino Alessandro Scarpa, in parte contenute nello stesso volume, altre inedite.
Un percorso fotografico nel quale il visitatore entrerà a stretto contatto con la realtà bielorussa, i suoi villaggi di campagna poverissimi e i suoi centri urbani degradati ma anche le sue bellezze naturali, scoprendo in che modo la catastrofe di Chernobyl ha influito e sta influendo sulla vita della popolazione bielorussa.
La mostra vuole essere soprattutto un’occasione per documentare, a ridosso del 25° anniversario del disastro del 26 aprile 1986, l’importante impegno dell’associazione Help For Children, che da 20 anni promuove l’ospitalità nelle famiglie italiane, a scopo terapeutico, dei bambini vittime delle radiazioni nucleari di Chernobyl, e che è sempre alla ricerca di nuove famiglie aderenti.


Biografia di Alessandro Scarpa:

Nato a Venezia nel 1985, ha scattato le sue prime fotografie all'età di 19 anni, in occasione di un viaggio di conoscenza della realtà missionaria di Ol Moran, nel cuore del Kenya, e successivamente ha organizzato e promosso nel territorio veneziano la mostra fotografica “Jambo Africa!”, esponendo nella Galleria Luigi Sturzo di Mestre ed all’aeroporto Marco Polo di Venezia nel 2007, ed alla Torre Civica nel cuore di Mestre nel 2008.
Deciso a portare avanti una fotografia sociale e di denuncia, si è addentrato nell’esperienza dell’Urban Exploration, genere fotografico che tratta la ricerca del bello nella decadenza dei luoghi abbandonati.
Sviluppa una fotografia concettuale mantenendo viva la ricerca artistica e comunicativa in ogni suo scatto, sperimentandosi anche nella fotografia di moda.
Nel maggio 2010 partecipa all’annuale convoglio umanitario di Help for Children Onlus nella regione di Gomel, in Bielorussia, per la realizzazione di un reportage con la giornalista veneziana Francesca Bellemo, con la quale pubblica “Finchè soffia il vento di Chernobyl” edito da Terra Ferma Edizioni.
Nel dicembre dello stesso anno collabora con Nikon per la pubblicazione del reportage "Un abbraccio sfiderà Chernobyl" nella sezione Feel Nikon.

Collabora con uno studio fotografico di Mestre, e con la rivista della San Vincenzo Mestrina “Il Prossimo”. E’ socio fondatore della onlus “Infiniti Ponti” e membro dell’associazione culturale “Blog – Territori e Paradossi”.

sabato 19 marzo 2011

Workshop di Fotografia Naturalistica - 2 e 3 aprile 2011 - Parco Nazionale Appenino Lucano



Il 2-3 Aprile 2011 si terrà nel cuore del Parco Nazionale Appenino Lucano val d’Agri Lagonegrese un Workshop di Fotografia Naturalistica.

L’iniziativa è aperta a tutti gli appassionati di fotografia e prevede una due giorni di lezioni ed escursioni sul campo.

Con il Patrocinio di: Regione Basilicata, Ente Parco Nazionale Appennino Lucano val d’Agri - Lagonegrese, Comune di San Martino d’Agri. WWF Basilicata.

Info ed Iscrizioni:

Centro Studi Naturalistici “Nyctalus”
www.nyctalus.it
csn.nyctalus@gmail.com
Tel. 0973 834244
Cell. 329 0109884





venerdì 18 marzo 2011

CORSO DI "STREET PHOTOGRAPHY" A VIGONOVO (VE) dall'8 al 10 Aprile 2011


CORSO DI "STREET PHOTOGRAPHY" A VIGONOVO (VE) dall'8 al 10 Aprile 2011

Mignon, organizza un workshop sulla "Street Photography"

Sono aperte le iscrizioni per i workshop di Vigonovo (VE) che inizieranno Venerdì 8 Aprile 2011 alle ore 21,00 presso la Sala Polivalente del Municipio, Via Veneto, 2 Vigonovo (VE).

Il corso sarà cosi strutturato:
Venerdì 8. Dalle 21,00 alle 23,00
Sabato 9. Dalle 9,00 alle 12, 30 e dalle 15,00 alle 19,00
Domenica 10. Dalle 9,00 alle 12, 30 e dalle 15,00 alle 17,00

Gli interessati, sono invitati a contattarci per ulteriori informazioni o per prenotare a:
info@mignon.it


Questi gli argomenti che verranno approfonditi:

Cos’è la Street Photography ?
Per quanto indefinibile possa essere il genere bisogna comunque distinguerlo dalla fotografia documentaria e sociale poiché, se i risultati possono essere gli stessi, è l’approccio del fotografo ad essere completamente diverso.
Sono molti i fotografi che hanno lasciato un segno su questa strada e bisogna distinguerli, fra inconsapevoli e consapevoli, di far parte di un certo modo di intendere la fotografia.

Mezzi operativi.
Descrizione degli apparecchi e pellicole in base ai risultati che si desiderano ottenere.

Sistemi di ripresa e approccio.
In questo genere è importante conoscere alcune norme comportamentali e delle tecniche operative che permettano al fotografo di passare il più possibile inosservato.

Storia e origini della Street Photography.
Si può dire che il genere è nato con la fotografia ma che ha potuto esprimersi solo con l’avvento di apparecchi versatili ed emulsioni veloci.

Street Photography e diritto.
È opportuno essere al corrente delle leggi sui divieti a fotografare, soprattutto per non subire abusi di potere da chicchessia, contro il proprio diritto ad esprimersi liberamente.

Multivisioni.
Visione di alcuni lavori multimediali a cura del gruppo Mignon.
New York People con fotografie di cinque fotografi Mignon;
Luciano Schiavon lavoro personale di un fotografo a cura del gruppo Mignon;
Berto Leonio lavoro personale di un fotografo a cura del gruppo Mignon.

Fotografie originali.
Come esempio di presentazione, scelta e cura dei materiali oltre che un discorso sul valore nel seguire tutte le fasi operative dalla ripresa alla camera oscura.

Documenti.
È importante dare un senso al proprio lavoro organizzandolo per essere proposto in mostre o libri.

Formazione perenne.
Qualunque siano i risultati non ci si deve mai ritenere arrivati. Tenersi sempre informati sulle novità, studiare sui testi, visitare le mostre, confrontarsi con gli altri, il bello non è arrivare, ma partire sempre!


Uscita.

Visione e discussione immagini dei partecipanti.

Per info: info@mignon.it www.mignon.it

giovedì 17 marzo 2011

Intervista della BBC a Diane Arbus

Nel 1983 la BBC aveva mandato in onda “Master Photographers”, una serie di documentari dedicati ai grandi della fotografia, in cui venivano intervistati alcuni dei più grandi nomi della fotografia di quei tempi.
Iniziamo questa carrellata di grandi nomi con Diane Arbus.









La biografie dell'artista:

Diane Arbus (1923 - 1971) proveniva da una famiglia agiata, di origini ebraico-russe, nella quale era messa in ombra dal fratello maggiore, il poeta Howard Nemerov. All'età di quattordici anni si innamorò di Allan Arbus, e appena compì diciotto anni lo sposò nonostante il parere contrario dei suoi genitori. Alcuni anni dopo Allan cominciò a lavorare come fotografo per l'US Army, insegnando di notte a Diane quello che lui aveva imparato di giorno; imparò la fotografia anche attraverso le lezioni di Lisette Model. Per vent'anni condusse uno studio di fotografia di moda di successo insieme al marito, prima della loro separazione avvenuta nel 1959. Ebbero due figlie, la fotografa Amy Arbus e la scrittrice e art director Doon Arbus.

Le opere per cui la Arbus è oggi maggiormente conosciuta sono le sue fotografie che ritraggono outsider, come travestiti, nani, giganti e prostitute, così come normali cittadini in pose e atteggiamenti che trasmettono la sgradevole sensazione che qualcosa è seriamente sbagliato. Il suo approccio voyeuristico, tuttavia, non sminuiva i suoi soggetti, come avrebbe potuto avvenire facilmente. Nella maggior parte dei suoi ritratti i soggetti si trovano nel proprio ambiente, apparentemente a proprio agio; invece, è lo spettatore che è messo a disagio dall'accettazione del soggetto del proprio essere "freak". Negli anni sessanta ricevette due borse di studio dalla Fondazione Guggenheim e insegnò fotografia in diverse scuole a New York e Amherst negli ultimi anni della propria vita. In seguito a sempre più frequenti crisi depressive, si tolse la vita il 26 luglio 1971.

La Arbus prediligeva le macchine fotografiche reflex medio formato che davano foto quadrate. Molte sue fotografie sono apparse su riviste come Harper's Bazaar, Esquire e The Sunday Times. Ha studiato per molto tempo con l'amico Richard Avedon.


Fotografie famose

  • Child with Toy Hand Grenade in Central Park, New York, (1962) - Un ragazzino magrissimo con le braccia lungo il corpo ma irrigidite. Nella mano destra regge una granata giocattolo, mentre la sinistra imita un artiglio. Il volto potrebbe essere descritto come maniacale. La Arbus catturò questa espressione facendo stare fermo il ragazzino, mentre lei continuava a muoverglisi attorno sostenendo che stava cercando l'angolo giusto. Dopo poco il ragazzo divenne impaziente e le disse di spicciarsi a fotografare, creando l'espressione che potrebbe sembrar comunicare che il ragazzo ha in mente la violenza, mentre stringe saldamente in mano la granata giocattolo;tutto sommato era un comune ragazzo intenzionato a giocare con la camera della Arbus
  • Identical Twins, (1967) - Una foto di due giovani sorelle gemelle, una a fianco all'altra, vestite in velluto. Una leggermente sorridente e l'altra leggermente imbronciata sono la caratteristica bipolare della fotografa stessa.
  • Jewish Giant at Home with His Parents in The Bronx, NY, 1970 - Una foto di Eddie Carmel, il "Gigante Ebreo", ritratto nel suo appartamento assieme ai genitori molto più bassi di lui. Alcuni interpretano come la foto mostri che il corpo inusuale di quest'uomo non gli abbia impedito di avere una vita familiare normale e felice. Altri vedono una certa rigidità nella postura dei genitori e trovano che mostri un distacco tra Eddie e la sua famiglia, forse un'indicazione di disappunto o di tristezza per il suo strano aspetto e per la sua vita prevedibilmente breve; altri vedono nell'espressione della signora Carmel che guarda suo figlio la sorpresa, come se lo avesse incontrato per la prima volta.

mercoledì 16 marzo 2011

Nudi d’autore: fotografie di Fontana e Minkkinen dal 19 marzo al 30 aprile 2011 a Monforte d'Alba (CN)

Nudi d’autore: fotografie di Fontana e Minkkinen

Il corpo femminile e quello maschile negli scatti di Franco Fontana e del finlandese Arno Rafael Minkkinen. Con due fotografi di fama internazionale a confronto per le loro riflessioni sul rapporto uomo-spazio, con particolare riferimento all’acqua, prosegue la stagione artistica della Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba (via Marconi, 16), nel cuore delle Langhe.

Curata da Valerio Tazzetti, titolare della galleria torinese Photo & Contemporary, la mostra fotografica Nudi d’autore: fotografie di Fontana e Minkkinen inaugura sabato 19 marzo 2011 alle 18. A ingresso gratuito, proseguirà fino a sabato 30 aprile secondo il seguente orario: da lunedì a venerdì, ore 14,30-17; sabato e domenica, ore 15,30-19,30.

Franco Fontana è uno dei protagonisti assoluti della fotografia italiana dal dopoguerra: fotografo per Vogue e Time, ha esposto nelle gallerie più importanti di tutto il mondo. Arno Rafael Minkkinen è noto soprattutto per gli scatti in bianco e nero dove il suo corpo, o parte di esso, interagisce con ambienti naturali, come foreste, laghi, fiumi, montagne, deserti.

Il percorso espositivo propone quindici scatti di Fontana, realizzati dal’inizio degli anni Ottanta fino a metà degli anni Novanta, e quindici scatti di Minkkinen, eseguiti dagli anni Settanta ai giorni nostri, tutti rigorosamente su pellicola, che mettono a confronto il lavoro sul nudo di due autori presenti da quarant’anni sulla scena internazionale della fotografia creativa. Si tratta di istantanee scelte per lo spunto che offrono nell’esplorare il rapporto tra l’uomo e lo spazio che lo circonda, dove l’acqua è l’elemento dominante, vista come il simbolo di un ritorno alle origini, ma anche di vita, rinascita e purezza.

Nei lavori dei due artisti predominano la teatralità del corpo, frutto di una messa in scena studiata nei dettagli, la semplicità visiva nel creare la composizione, la ricerca formale attenta al rapporto tra gli elementi, l’attenzione alla luce e l’assenza di interventi in fase di sviluppo del negativo. Non sono però solamente i punti di contatto a prevalere. Il confronto tra i due artisti mette in luce soprattutto le diverse scelte stilistiche, tecniche e di rappresentazione. Le differenze emergono su diversi piani: dalla contrapposizione colore/bianco e nero a quella donna/uomo passando per il contrasto elemento artificiale/elemento naturale. E così se in Fontana il colore è il mezzo espressivo privilegiato, Minkkinen si affida al bianco e nero che rende più plastici i corpi in completa fusione con gli elementi naturali. Là dove il fotografo italiano mette in scena il corpo femminile, capace di trasmettere gioia, vitalità ed erotismo senza mai cedere il passo alla volgarità, l’artista finlandese punta l’obiettivo sul nudo maschile, spesso il proprio, che si trasforma per tornare alle origini e diventare misura del mondo. E ancora: mentre lo spazio ritratto da Fontana presenta sempre un elemento artificiale (un drappo, una piscina, ecc.) che esalta il nudo, l’ambiente proposto da Minkkinen è un paesaggio naturale non contaminato dagli artefatti dell’uomo, valorizzato dai chiaroscuri.

Il catalogo della mostra (5 euro) è edito dalla Fondazione Bottari Lattes ed è reperibile alla sede della Fondazione (via Marconi, 16). Presenta un saggio del curatore Valerio Tazzetti che mette in luce i punti di contatto e le diversità stilistiche nei lavori dei due fotografi.

Vernissage: sabato 19 marzo, ore 18

Fondazione Bottari Lattes – Via Marconi 16, Monforte d’Alba – Cn

Mostra da sabato 19 marzo a sabato 30 aprile 2011

Orario: da lunedì a venerdì 14.30-17; sabato e domenica 15.30-19.30

INGRESSO GRATUITO

Info:

Fondazione Bottari Lattes

www.fondazionebottarilattes.it

Tel 0173.789282; 333.8685149

segreteria@fondazionebottarilattes.it

Ufficio Stampa:

Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura

Paola Galletto - galletto@salonelibro.it

011.5184268 int.907 – 340.7892412

Fonte:

www.fondazionebottarilattes.it

martedì 15 marzo 2011

Intervista a Gianni Berengo Gardin: la fotografia a testimonianza della storia

Bellissima intervista al grande fotgrafo italiano Gianni berego Gardin che tocca diversi temi scottanti della fotografia contemporanea, tra cui il ruolo di testimone della fotografia, la sua esperienza di documentazione di 50 anni di storia italiana, come cambiano volti e paesaggi, la diffusione della fotografia digitale.



Biografia dell'autore:

Gianni Berengo Gardin nasce a Santa Margherita Ligure nel 1930 e ha iniziato dal 1954 ad occuparsi di fotografia. Inizia la sua carriera di fotoreporter, nel 1965 quando lavora per Il Mondo di Mario Pannunzio. Negli anni a venire collabora con le maggiori testate nazionali e internazionali come Domus, Epoca, Le Figaro, L'Espresso, Time, Stern.

Il suo modo caratteristico di fotografare, il suo occhio attento al mondo e alle diverse realtà, dall'architettura al paesaggio, alla vita quotidiana, gli hanno decretato il successo internazionale e lo rendono un fotografo molto richiesto anche nel mercato della comunicazione d'immagine.

Molte delle più incisive fotografie pubblicitarie utilizzate negli ultimi cinquant'anni provengono dal suo archivio. Procter & Gamble e Olivetti più volte hanno usato le sue foto per promuovere la loro immagine. La sua amicizia con l'architetto Carlo Scarpa gli ha permesso di documentare alcune opere di quest'ultimo, come la tomba Brion vicino Treviso.

Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre che hanno celebrato il suo lavoro e la sua creatività in diverse parti del mondo: il Museum of Modern Art di New York, la George Eastman House di Rochester, la Biblioteca Nazionale di Parigi, gli Incontri Internazionali di Arles, il Mois de la Photo di Parigi, le gallerie FNAC.

L'8 Settembre 1981 si trova a Ulassai per documentare l'operazione Legarsi alla montagna di Maria Lai, un'operazione che segnerà negli anni a seguire un importante spartiacque dell'arte contemporanea, alcune fotografie sue di quell'evento sono parte integrante della collezione della Fondazione Stazione dell'arte di Ulassai.

Nel 1991 una sua importante retrospettiva è stata ospitata dal Museo dell'Elysée a Losanna e nel 1994 le sue foto sono state incluse nella mostra dedicata all'Arte Italiana al Guggenheim Museum di New York. Ad Arles, durante gli Incontri Internazionali di Fotografia, ha ricevuto l'Oskar Barnack - Camera Group Award.

Gianni Berengo Gardin ha pubblicato 210 libri fotografici. Tra gli altri, Venise des Saisons, Morire di classe (con Carla Cerati), L'occhio come mestiere, Toscana, Francia, Gran Bretagna, Roma, Dentro le case, Dentro il lavoro, Scanno, Il Mondo, Un paese vent'anni dopo (con Cesare Zavattini), In treno attraverso l'Italia (con Ferdinando Scianna e Roberto Koch), fino al grande libro antologico dal titolo Gianni Berengo Gardin Fotografo (1990), Reportage in Sardegna 1968/2006 (Imago edizioni 2006).

Qualche anno fa ha dedicato il suo lavoro alle comunità di zingari in Italia e il libro Disperata Allegria - vivere da Zingari a Firenze ha vinto nel 1994 l'Oscar Barnack Award. Il suo ultimo libro è Italiani (Federico Motta Editore, 1999).

Le sue ultime mostre sono state a New York (1999 - Leica Gallery) e in Germania (2000). Nel 2005 la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche gli ha dedicato una monografia della collana "Grandi Autori". Nel novembre 2007, sempre la FIAF, ha editato la monografia "L'Abruzzo dei fotografi", che ospita (anche in copertina) dieci sue immagini dell'Aquila ed un'intervista.

Nel dicembre 2007, in occasione del Lucca Digital Photo Festival, ha esposto a Lucca il suo ultimo lavoro "Aiutiamo la Casa del Sole".

Gianni Berengo Gardin vive ora a Milano ed è membro dell'importante agenzia fotografica Contrasto dal 1990 ed è inoltre membro del circolo "La gondola" di Venezia.

Il 18 ottobre 2008 gli è stato assegnato il premio Lucie Award alla carriera, quale massimo riconoscimento per i suoi meriti fotografici, mentre una personale in suo onore è stata allestita nell'autunno dello stesso anno a Palazzo Pichi Sforza di Sansepolcro (AR). Di notevole spessore i suoi scatti nello studio bolognese di Via Fondazza del pittore ed incisore Giorgio Morandi, ripubblicati in una raccolta uscita nel Gennaio 2009 a cura della casa editrice Charta. A Maggio 2009 all’Università Statale di Milano gli è stata conferita la Laurea honoris causa in Storia e Critica dell’Arte. Sempre nel 2009 pubblica con Allemandi & C. "Reportrait. Incursioni di un reporter nel mondo della cultura" (con Flavio Arensi), in cui presenta oltre duecento ritratti inediti di artisti, intellettuali, scrittori, architetti. Per la prima volta, dunque, non la gente comune ma i personaggi, da Warhol a Zavattini, da Pasolini a Piano incontrati nella sua lunga carriera di reporter. Nel Maggio 2009 la Mostra omonima è ospitata ad Orta S.Giulio (No), sul Lago d'Orta. Sempre Allemandi pubblica un libro dedicato dal fotografo al lavoro di Mimmo Paladino.

Lunedì 17 agosto 2009 a Porretta Terme è stata inaugurata la mostra fotografica “La Porrettana in cinque amici”. Le immagini ritraggono la prima “strada ferrata” che attraversò l’Appennino collegando Bologna con Pistoia com'è oggi, soffermandosi lungamente sui luoghi che la ferrovia Porrettana attraversa e sulle persone che lì vivono. Con lui espongono Mosè Norberto Franchi, Davide Ortombina, Donatella Pollini, Massimo Zanti. Dal lavoro è stato tratto anche un catalogo a tiratura limitata. Ha lavorato in Italia e all'estero trascorrendo lunghi periodi a Roma, Parigi e in Svizzera.

lunedì 14 marzo 2011

PHOTOSHOW 2011 - Milano dal 25 al 28 marzo 2011

PHOTOSHOW 2011

Il grande Show della fotografia da appuntamento a Milano dal 25 al 28 marzo 2011 accompagnato dal circuito di mostre di Photofestival che porterà per un mese la fotografia in tutta la città.
E in contemporanea si presenta FrameArt Expo, la nuova manifestazione dedicata a cornici e arte grafica.

Milano, 9 dicembre 2010 – La fotografia in tutte le sue forme sarà ancora una volta protagonista della prossima edizione milanese di Photoshow, la rassegna delle maggiori novità del mercato internazionale di photo and digital imaging (25-28 Marzo 2011, Fiera Milano City – Pad.3)

Le più avanzate tecnologie digitali ma anche il fascino della fotografia tradizionale; i corsi per i fotografi in erba per carpire i segreti del mestiere e cimentarsi in live-set con modelle; i workshop, i seminari e le letture portfolio per i fotografi professionisti; il mercato dell’antiquariato fotografico per i collezionisti e i nostalgici; gli eventi, gli spettacoli e i concorsi dedicati al grande pubblico: questa è la formula vincente di Photoshow.

Una Fiera divenuta punto di riferimento per il settore dell’Imaging non solo in Italia ma anche all’estero, con un trend in continua crescita sia in termini di espositori che di visitatori.

La passione per la fotografia contagia un numero sempre crescente di persone, come testimonia il numero di iscritti alla pagina Facebook di Photoshow che con circa 10.000 membri rappresenta il gruppo fotografico più numeroso legato a una Fiera.

Photoshow è dunque anche celebrazione della fotografia come fenomeno sociale. E infine la fotografia come forma d’arte sarà al centro di Photofestival, il percorso cittadino di mostre fotografiche d’autore nelle gallerie d’arte e nei luoghi più rappresentativi di Milano che per circa un mese (da metà marzo a metà aprile) farà da prologo e da corollario alla Fiera. Giunto alla sua quinta edizione, Photofestival è un progetto fortemente voluto dagli organizzatori di Photoshow con l’obiettivo di coniugare il momento espositivo con un momento culturale che coinvolge la Città di Milano.

Novità di Photoshow 2011 è la concomitanza con la prima edizione di FrameArt ExpoEuropean Fine Art & Frame Exhibition, dedicata a un settore attiguo alla fotografia: quello delle cornici e dell’arte grafica (25-27 marzo 2011, Fiera Milano City – Pad.1).

La manifestazione – riservata agli operatori del comparto – prevede la rappresentanza espositiva delle maggiori realtà produttrici a livello europeo, in grado di garantire un aggiornamento completo su tendenze grafiche e stilistiche, tecniche di lavorazione e finiture.
Una vetrina commerciale altamente specialistica, per una rassegna che intende diventare il punto di riferimento del comparto wall decor e home decoration.

Le mostre colegate al Photoshow di Milano 2011:


Le gallerie d’arte e i luoghi più rappresentativi di Milano si preparano ad ospitare la quintaedizione di Photofestival, circuito di mostre fotografiche d’autore.
Questo progetto è stato fortemente voluto dagli organizzatori di Photoshow – principale rassegna annuale di fotografia e immagine digitale (Fiera Milano City, 25-28 marzo 2011) – con l’obiettivo di coniugare il momento espositivo con un momento culturale che coinvolga la Città di Milano.
In questo senso è strategica la recente collaborazione tra Photofestival e START Milano, importante associazione cittadina che riunisce una quarantina di gallerie d'arte tra le più autorevoli e prestigiose sedi espositive per l'arte contemporanea.
Il percorso di Photofestival parte idealmente dagli spazi di Photoshow per ramificarsi in tutta la città con un programma espositivo qualitativamente alto e molto vario, che spazia dal reportage alla ricerca, dalla proposizione di autori affermati a quelli emergenti.

Joel Peter Witkin
17 marzo – 29 aprile 2011
CA’ DI FRA’ Arte Contemporanea
Via Carlo Farini 2 – Milano
Courtesy Galerie Baudoin Lebon - Paris
I nuovi lavori di uno dei Maestri della Fotografia Internazionale. Una personale progettata con la collaborazione della Galerie Baudoin Lebon di Parigi, dove J.P. Witkin ha presentato nel 2010 una parte delle opere esposte. Mitologia, Storia dell’Arte, Storia dell’Uomo si mescolano e si intersecano come sempre nel suo lavoro. La mostra prevede circa 20 opere di varie dimensioni, alcune inedite e create negli ultimi mesi proprio per questo evento.

Maja Galli - Rajasthan Circle Line
22 marzo - 15 aprile 2011
Galleria AREA B
Via Cesare Balbo 3 - Milano
Maja Galli, fotografa professionista di moda e reportage, gira per il mondo e viaggia a lungo alla ricerca continua e incessante di volti e immagini da catturare all'istante. E' interessata all'umanità
e alle sue mille sfaccettature. Tutto può essere fermato da un sibilante clic fotografico.


Memoria Variabile
3 marzo – 15 aprile 2011
GALLERIA MILANO
Via Manin 13 - Via Turati 14 - Milano
Artisti: AGNETTI Vincenzo, CARDELÙS Maggie, DELLA VALLE Martina, DIMARTINO Rä, FIEVET Laurent, GORNI Meri, INVERNI Paolo, KUPRIYANOV Vladimir, LIV Lena, MAURI Fabio, MOSCHETA Marcelo, MOSCONI Davide, PITIN Daniel, PONCIN Catherine, RALSKE Kurt, RICCI Moira, ROMIEU Sylvie, RONDEPIERRE Eric, DERPYTYTE Indre, SMERDEL Mirko, STEZAKER John, TAGLIAFERRO Aldo, VIDOVICH Dubravka, VITALE Ciro, WELCH Roger
Con l’intento di strappare il passato dal disinteresse della contemporaneità, gli artisti invitati in questa mostra hanno raccolto vecchie fotografie o film ignoti e rovinati dagli anni. Un passato non riproposto come un ready made, ma rielaborato, scompaginato o addirittura nascosto in parte. In ogni opera è presente uno scarto, una differenza, un intervento fatto magari di accostamenti inediti o inaspettati, così da farcelo meglio immaginare. Senza un progetto prestabilito, tali opere si nutrono di aporie, di combinazioni imprevedibili. Avanzano verso uno strano futuro, fanno paradossalmente convivere passato e presente, creando nuove narrazioni immerse in un tempo complesso, né attuale, né davvero inattuale.



Michele Zaza_Selection Works 1970-2010
15 marzo – 8 aprile 2011
GALLERIA BIANCONI
Via Lecco 20 – Milano
Un’accurata selezione di opere di uno dei più grandi fotografi Italiani degli ultimi 30'anni. Fra di esse Neo Terrestre del 1979 esposto nella grande personale del 1980 di Michele Zaza da Leo Castelli a New York.

Francesca Galliani – Heike Buleau
Date da definirsi
Palazzo Turati
Via Meravigli 9b - Milano
Le fotografie di Francesca Galliani sono opere uniche su cui l’autrice interviene con la pittura, o scrivendo parole e frasi strappate dall’intimità o incollando immagini e pagine come in un collage.


Edward Burtynsky
L’uomo e la terra. Luci e ombre
a cura di Enrica Viganò
26 gennaio - 27 marzo 2011
Sala Verri, Centro Culturale di Milano
Via Zebedia, 2 – Milano
La prima personale in Italia del grande fotografo canadese. Grandi immagini di immensi scenari del mondo (dagli States al Bangladesh, dall’Italia alla Cina, dall’Australia al Portogallo), in bilico tra virtuosismo della tecnica e potenza della natura caratterizzate da inquadrature amplissime e realizzate con una tecnica unica e macchinari complessi: Burtynsky conferisce così alle immagini una straordinaria forza pittorica.


Mauro Coltella_ Sahara: ieri ed oggi
26 marzo – 9 aprile 2011
Biblioteca Comunale Villa Litta
Viale Affori 21 - Milano
Le foto della mostra illustrano la realtà attuale, fatta di rocce e sabbia, estremamente inospitale ma non priva di fascino, del più grande deserto del mondo. Ben diverso il Sahara di migliaia di anni fa, ricco di acqua e di vita, come ancora documentano antiche pitture e graffiti delle popolazioni che l’abitavano.

Paolo Pellegrin, Dies Irae
18 febbario-15 maggio 2011
Fondazione Forma per la Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 – Milano
La carriera di Paolo Pellegrin è costellata da innumerevoli premi e riconoscimenti internazionali, segno di quanto la forza e l’intelligenza dei suoi lavori si impongano, nel corso del tempo, come parti di un’opera universale e coerente.
Pellegrin incarna una nuova generazione di fotogiornalisti: cosciente dei nuovi mezzi di produzione e di diffusione delle immagini di attualità, impegnato a rinnovare la visione degli avvenimenti che documenta, attento sempre a mantenere un atteggiamento etico, nella forma e nei modi del proprio lavoro.
Questa mostra, la prima grande retrospettiva dedicata al suo lavoro, raccoglie in oltre 200 immagini molte dei reportage realizzati seguendo la strada quella del fotogiornalismo puro, che non ha paura di guardare negli occhi il mondo e, soprattutto, di raccontarlo.


Susanna Pozzoli.
On the block. Harlem Private View
Montrasio Arte
Via Brera, 5 - Milano
La mostra raccoglie le fotografie realizzate dall’artista durante la residenza presso HSF by MA (Harem Studio Fellowship by Montrasio Arte) ad Harlem, New York, tra luglio 2007 e luglio 2009.

domenica 13 marzo 2011

sabato 12 marzo 2011

Workshop di Nudo a Torino il 17 aprile 2011 tenuto da Marco Donatiello




Ultimi giorni utili per l'iscrizione!!!!

Il Gruppo Fotografico La Mole di Torino in collaborazione con La Mole Acadey e il DP Studio – Fotografie d'autore – organizza un Workshop fotografico di nudo.

Quando:

domenica 17 aprile 2011 dalle ore 9.00 alle ore 17.00

Dove:

presso la sede del gruppo fotografico La Mole di via Aquila, 21 a Torino

Programma:

teoria dell'illuminazione nel nudo fotografico

sessioni fotografiche di gruppo e individuale

editing del lavoro svolto

Staff:

Docenti: Marco Donatiello – Riccardo Rebora

Modella: Samanta Derossi

MUA: Greta Volpi

Costi:

120 € per i soci del circolo

150€ per gli esterni

(Incluso pranzo a buffet)

Per info e iscrizioni:

Marco Donatiello 011/37.21.048 339/59.28.757

Riccardo Rebora 339/24.36.105

GF La Mole: info@gflamole.it

venerdì 11 marzo 2011

Mostra di Helmut Newton al Kunstverein Apolda Avant-Garde fino al 27 marzo 2011

Una retrospettiva dedicata al grande maestro del nudo fotografico che raccoglie 75 stampe in grande formato che coprono un arco temporale che va dal 1973 al 2002.



La biografia dell'auotre:

Helmut Newton, pseudonimo di Helmut Neustädter nasce a Berlino nel 1920, figlio di genitori entrambi ebrei, cresciuto nella buona borghesia Berlinese degli anni '20-'30. Frequenta il Werner von Trotschke Gymnasium e la Scuola Americana a Berlino. Interessato alla fotografia fin da piccolo, lavora con la fotografa tedesca Else Simon, conosciuta come Yva. A seguito delle leggi razziali lascia la Germania nel 1938 imbarcandosi a Trieste sul piroscafo "Il Conte Rosso" rifugiandosi a Singapore e lavorando come fotografo per il Straits Times. Prende servizio nell'esercito australiano durante la Seconda guerra mondiale, dal 1940 al 1945.

Il 13 maggio 1948 sposa l'attrice australiana June Browne nota come fotografa con lo pseudonimo di Alice Springs. Dopo la guerra lavora come fotografo freelance producendo scatti di moda e lavorando con riviste come Playboy. Dalla fine degli anni cinquanta in poi si concentra sulla fotografia di moda.

Si stabilisce a Parigi nel 1961 e intraprende una carriera come fotografo di moda professionista. I suoi scatti appaiono su varie riviste tra cui i magazine di moda Vogue, L'Uomo Vogue, Harper's Bazaar, Elle , GQ, Vanity Fair, Max e Marie Claire. Il suo particolare stile è caratterizzato dall'erotismo patinato, a volte con tratti sado-masochistici e feticistici. Un attacco di cuore nel 1970 rallenta la sua produzione ma aumenta la sua fama, in particolare con la serie "Big Nudes" del 1980 che segna la vetta del suo stile erotico-urbano, sostenuto con un'eccellente tecnica fotografica. Crea inoltre molti ritratti e altri studi fotografici e incomincia a lavorare per Chanel, Gianni Versace, Blumarine, Yves Saint Laurent, Borbonese e Dolce & Gabbana. Nel 1984 insieme a Peter Max realizza il video dei Missing Persons Surrender your Heart.

Nell'ottobre 2003 dona una collezione di foto alla fondazione Preußischer Kulturbesitz a Berlino. È attualmente esposta al Museo della Fotografia (Museum für Fotografie) vicino alla Bahnhof Zoologischer Garten, la stazione ferroviaria dello zoo di Berlino.

In seguito vive a Monte Carlo e Los Angeles. Muore in un incidente stradale a Hollywood quando la sua macchina si schianta su un muro del famoso Chateau Marmont, l'hotel sul Sunset Boulevard che era stata per anni la sua residenza quando abitava nella California del Sud. Le sue spoglie sono state poste a Berlino nel cimitero ebraico di Friedenau, la sua tomba è collocata a qualche metro da quella di Marlene Dietrich.

giovedì 10 marzo 2011

I 110 finalisti del Masters Finalist 2010 dell'Hasselblad fino al 31 ottobre 2011

Hasselblad invita a votare i 110 Masters Finalists 2010 fino al 31 ottobre 2011 nelle sezioni: architettura, editorial, moda/bellezza, fine art, generale, natura/paesaggio, ritratto, prodotti, matrimonio/società, newcomer, e wildlife.

martedì 8 marzo 2011

Workshop sulla gestione ed elaborazione del raw attraverso l'utilizzo di Camera Raw - Torino - 10 aprile 2011


Workshop sulla gestione ed elaborazione del raw attraverso l'utilizzo di Camera Raw - Torino - 10 aprile 2011

Una giornata pratica tenuta da Marco Donatiello interamente dedicata all'approfondimento del file raw attraverso lo studio dello strumento Camera Raw di Photoshop.
Il corso è dedicato a tutti coloro che vogliono ottenere il massimo risultato dalle proprie fotografie: vi accompagneremo nel mondo delle immagini raw, dagli aspetti più basilari della loro gestione fino all'elaborazione più complessa e articolata dei files.

Orari:
Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Si consiglia di presentarsi con un discreto anticipo per la registrazione al workshop.

Luogo:
Presso DP Studio, Via Castagnevizza, 1 Torino

Argomenti principali:
- Alla scoperta del formato RAW: panoramica di Bridge e di Camera Raw
- Ritagliare le immagini
- Il bilanciamento del bianco
- Le correzioni di base: esposizione, luminosità, contrasto e curve
- Il ritocco dei ritratti
- Schermare, bruciare e regolare singole parti dell'immagine
- Il pennello di regolazione
- Il filtro graduato
- Nitidezza e riduzione rumore digitale
- Il bianco e nero

Quota di partecipazione:
60 €

E' consigliabile essere equipaggiati di un computer portatile con il programma installato

Info e iscrizioni:
Marco Donatiello - DP Studio - fotografie d'autore -
339.5928757 - 011/37.21.048
info@dpfotostudio.com
http://www.marcodonatiello.com
http://www.dpfotostudio.com

lunedì 7 marzo 2011

"Femminile plurale", donne 365 giorni l'anno - cafè lettarario - Roma fino al 16 marzo

"Donne viste da donne" è il sottotitolo della retrospettiva fotografica ospitata dal Caffè Letterario di Roma, fino al 16 marzo. In mostra 23 immagini scattate da donne, di origini ed estrazioni sociali diverse: un numero per nulla casuale, a simboleggiare la coppia cromosomica legata al genere XX. Ritratti, situazioni e paesaggi differenti per restituire un'immagine dell'universo femminile diversa dagli stereotipi. Dietro l'obiettivo donne che nella vita non svolgono l'attività di fotografe professioniste, donne di tutte le età e culture, che hanno contribuito a rappresentare una quotidianità di genere inviando il proprio scatto al sito www.pluralefemminile.net. L' iniziativa dell'associazione Femminile Plurale - organizzata con il patrocinio della Provincia di Roma e del Municipio Roma XI (in collaborazione con Caffè Letterario, Arteoltre, Redattore Sociale, Assoweb Tv e Fotografia Comune) - per ricordare il genere femminile 365 giorni l'anno e non soltanto l'8 marzo, Giornata internazionale della donna.

"Femminile plurale", donne 365 giorni l'anno

Fonte: repubblica.it

venerdì 4 marzo 2011

Apericorso Fotografia a Torino dal 07 aprile 2011



Dopo il successo delle precedenti edizioni, il DP Studio - Fotografie d'autore, con la collaborazione di Open011 e di Reflex Top Linea, organizza un nuovo Apericorso di Fotografia di base, l'unico corso di fotografia preceduto da un ricco aperitivo!
E' un corso base di fotografia digitale tenuto da Marco Donatiello e si svolgerà presso Open011, in C.so Venezia 11 a Torino.

Periodo
dal 7 aprile al 26 maggio 2011

Orario
inizio aperitivo ore 19.30, corso ore 21.00 - 23.00

Argomenti trattati:
- Tecnica della fotografia
- Immagine digitale
- Composizione fotografica
- Fotografia digitale dopo lo scatto
- Uscita fotografica
- Analisi e presentazione lavoro svolto

Al termine del corso verrà allestita una mostra fotografica con i lavori dei partecipanti.

Quota, comprensiva di aperitivi e corso
120€ comprensivi di lezioni e aperitivi

Info e iscrizioni:
Marco Donatiello - DP Studio fotografico - Via Castagnevizza, 1 - Torino
339/59.28.757 - 011/37.21.048
Email: info@marcodonatiello.com
Sito: http://www.dpfotostudio.com/ - http://www.marcodonatiello.com/

giovedì 3 marzo 2011

WORKSHOP DI FOTOGRAFIA IL GLAMOUR - LA FOTOGRAFIA SENZA TEMPO - Milano 27 marzo 2011


WORKSHOP DI FOTOGRAFIA IL GLAMOUR - LA FOTOGRAFIA SENZA TEMPO



Corso avanzato di fotografia.
Milano 27 marzo 2011

STUDIO FORCATO: via Ludovico il Moro 17. www.studioforcato.it

Relatore: Fabiano Salvalai.
www.fabianosalvalai.com

PROGRAMMA:
Ore 9,30-Piccolo breakfast con accoglienza e presentazione del corso.
Ore 10,00-Inizio attività, Analisi del genere fotografico glamour: le differenze tra il glamour e il nudo, tra il glamour e la moda.
IL linguaggio del Glamour.
Ore 10,30-Dimostrazione pratica con luce stile anni 50.(molto utilizzata)
Ore 12,30-Breve riassunto dell’attività e approfondimenti.
Ore 13,00-Pausa pranzo.
Ore 14,00-Dimostrazione pratica con luce stile contemporaneo(più complessa)
Ore 16,00-Domande ed approfondimenti.Visione ed elaborazione di immagini specifiche. Utilizzo di Photoshop, sviluppo del formato RAW, tecniche per il bianco e nero.
Ore 18,30-Conclusione lavori.

A disposizione dei partecipant: Presenza di una modella, Make Up Artist, fotocamere digitali Professionali, ottiche, stazioni Mac con monitor calibrati, flashes professionali, luci continue(neon). Per altre informazioni vedi sito Studio Forcato.


QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 120,00.
Numero massimo di partecipanti: 12
(L’organizzazione si riserva, in base al numero di adesioni,di cancellare o spostare la data del workshop)
INFORMAZIONI: info@studioforcato.it

mercoledì 2 marzo 2011

CONTACTS Elliott Erwitt






Biografia dell'autore:
Elliott Erwitt (Parigi, 26 luglio 1928) è un fotografo francese, ma statunitense di adozione.

Nato a Parigi da genitori russi, emigrò negli Stati Uniti nel 1939. Studiò fotografia al Los Angeles City College dal 1942 al 1944, e cinema alla New School for Social Research dal 1948 al 1950. Durante la Seconda guerra mondiale servì in Francia e in Germania come assistente fotografo nell'esercito. In seguito lavorò per la Standard Oil.

Dal 1950 al 1952 Erwitt iniziò a lavorare come fotografo freelance professionista, realizzando sia servizi giornalistici sia pubblicitari (per esempio per Air France e KLM), per poi entrare a far parte dell'agenzia fotografica Magnum, fondata da Robert Capa e Henri Cartier-Bresson.

A partire dagli anni settanta si interessò per qualche tempo al video, girando spot pubblicitari e documentari. Nel 1974 pubblicò il libro fotografico Son of a Bitch, in cui erano raccolti numerosi scatti di cani ripresi in pose o situazioni buffe. Fu grazie a questo genere di foto che il lavoro di Erwitt fece il giro del mondo.
Fonte. wikipedia.it

martedì 1 marzo 2011

EV magazine chiama fotografi dilettanti: il progetto “Talent Scout”

EV magazine chiama fotografi dilettanti: il progetto “Talent Scout”, promosso dalla rivista bimestrale di turismo, cerca nuovi talenti. Ed entra nel vivo con la prima selezione di partecipanti, che hanno inviato la propria candidatura alla redazione.
Con lo spirito di avvicinare sempre più i lettori e il pubblico appassionato di viaggi e reportage, e di diffondere l’amore per la fotografia – che altro non è che un racconto per immagini – la redazione di EV Magazine infatti ha aperto il 2011 con questa nuova rubrica, realizzata insieme e da coloro che, di solito, sono considerati i destinatari del prodotto editoriale.
Una rubrica vietata ai professionisti, che debutterà in stampa nel numero di marzo-aprile attualmente in lavorazione, dove i dilettanti che si cimentano con la macchina fotografica ed hanno nell’animo lo spirito del viaggiatore sono invitati a misurarsi con il proprio sogno: veder finalmente pubblicati i loro scatti su una rivista.
La redazione di EV Magazine ha già selezionato i vincitori del primo bimestre, e sta componendo la sezione “Talent Scout” del prossimo numero, in uscita all'inizio di marzo 2011. Grazie al contributo dello sponsor Manfrotto, che mette in palio attrezzature e prodotti del valore di centinaia di euro, i primi fortunati talenti della fotografia dilettante riceveranno in dono importanti contributi per accrescere la loro passione.
“Talent Scout” nasce con l’obiettivo di creare un luogo virtuale di incontro e comunicazione tra la redazione di EV e il pubblico di lettori attivi: chiunque abbia un archivio di immagini, o decida di uscire alla scoperta di un territorio con la fotocamera a tracolla, potrà inviare i propri contributi e, chissà, vederli pubblicati.
In ogni numero della rivista, una giuria di professionisti valuterà il materiale pervenuto e stamperà un reportage meritevole, piccoli portfolio d’autore e immagini singole. L’occasione è ghiotta per gli improvvisati collaboratori che verranno selezionati, e riceveranno uno dei prodotti fotografici delle migliori marche messi in palio.
Ed ora i dettagli di questo debutto: il primo classificato per la sezione dei reportage si aggiudica un Kit Traveller Gitzo serie 2 in carbonio con testa a sfera; per il portfolio, uno Zaino KATA Bumblebee Prolight KT-PL-B-220; la foto del “Talent Scout” è abbinata allo zaino National Geographic NG A5250 Serie Africa Bi-uso. Gli autori, e naturalmente le loro immagini, saranno presentati al pubblico con la pubblicazione del prossimo numero di EVmag.

Partecipare a “Talent Scout” è semplice. I files in bassa risoluzione vanno inviati alla redazione, email talent@ev-magazine.it : singole immagini max 600 pixel lato lungo, portfolio 10 scatti e breve testo dell’autore, reportage almeno 10 fotografie.

Ulteriori informazioni su http://www.ev-magazine.it .