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domenica 9 novembre 2008

Steve McCurry e Sharbat Gula

Chi è Sharbat Gula?
Forse il nome non vi dice nuiente, ma la sua foto sicuramente si...

E’ una donna afghana di etnia pashtun. I pashtun sono un gruppo etnico-linguistico che vive principalmente nell’est dell’ Iran, nel sud est dall’ Afghanistan ed in alcune province dell’ovest del Pakistan.

Ciò che l’ha resa famosa in tutto il mondo è una fotografia scattata dal fotografo americano Steve McCurry durante il conflitto sovietico-afghano.

Sharbat Gula in quel tempo si trovava in un campo rifugiati in Afghanistan.

Gula rimase orfana durante il bombardamento dell’Afghanistan da parte dei russi.
Steve McCurry racconta come ha scattato quella doto. Si trovava da poco nel campo profughi, la sua guiida aveva iniziato a litigare con il capo del campo, e lui si è allontanato per non essere immischiato nella discussione. Ad un certo punto, all'interno di una delle tende, vede questa ragazzina...
“Ricordo il rumore e la confusione di quel campo profughi, quasi vent’anni fa. Chiesi il permesso all’insegnante di entrare nella tenda della scuola femminile e fotografare alcune scolare. La più timida di loro mi diede il permesso di fotografarla ed io scattai qualche fotogramma. Quando rividi la pellicola fui sorpreso dalla calma, dalla tranquillità“.

Aveva 13 anni e la sua immagine apparse sulla copertina del National geographic nel giugno del 1985.

Nel Gennaio 2002, Steve McCurry e un team di National Geographic, sono tornati a cercare la ragazza nel campo profughi di Nasir Bagh in Pakistan, dove era stata originariamente scattata la foto. Tramite una serie di contatti, questa è stata identificata come Sharbat Gula, attualmente sposata e residente in una remota regione dell’Afganistan con la famiglia.

Per avere la certezza dell’identità di Sharbat, il National Geographic si è avvalso di un metodo scientifico che permettesse l’inequivocabile conferma dell’identità della ragazza. Sono state applicate diverse tecniche, di alto livello scientifico come l’analisi del riconoscimento dell’iride e il metodo del riconoscimento facciale sviluppato dall’FBI.

La foto del 1984 è il risultato dell’unico incontro che Sharbat Gula avesse mai avuto con una macchina fotografica, e fino a Gennaio 2002, quando le è stata mostrata per la prima volta, non aveva mai visto la famosa fotografia.

Sharbat si è sposata poco dopo l’incontro con McCurry, ha avuto quattro figlie, una delle quali è morta. Appartenente all’etnia Pashtun, è oggi una moglie devota e una madre di famiglia saldamente legata alle tradizioni della sua cultura e della sua religione.

Sharbat Gula è diventata il simbolo della sofferenza di un’intera generazione di donne Afgane e dei loro bambini, e, per questo motivo, la National Geographic Society ha deciso di creare in suo nome uno speciale fondo di assistenza per lo sviluppo e la costruzione di opportunità educative per le giovani donne e le bambine Afgane. La National Geographic Society lavorerà in collaborazione con organizzazioni umanitarie senza fini di lucro e con le autorità locali afgane per l’implementazione del programma di assistenza.

«La storia di Sharbat è la metafora della vita di tutti i rifugiati», ha detto William L. Allen, redattore capo di National Geographic Magazine. «È giusto che lei possa essere di nuovo la protagonista della nostra copertina e che ci induca tutti a riconoscere le sofferenze inflitte al popolo che rappresenta».







Fonte:
http://www.stevemccurry.com/main.php
http://www.nital.it/
http://www.nikohk.com/
http://www.angioletto.net
http://marcobucci.wordpress.com
http://www.viaggioadagio.it/