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domenica 26 ottobre 2008

Nick Ut e Phan Thi Kim Phuc

Lo scatto riasale al 1971, e ritrae una bambina di nove anni, disperata, che correva nuda perché gli indumenti che aveva indosso erano stati bruciati con la sua pelle dalle bombe al napalm, lanciate dagli americani su Trang Bang, il suo villaggio. Il fotografo Huynh Cong Ut, conosciuto dai suoi colleghi come Nick Ut, si trovava in quelle zone per realizzare un servizio fotografico per conto dell'Associated Press: fotografava i vietnamiti che fuggivano (chi riusciva a farlo), dai villaggi incendiati con il napalm.
Il ragazzo in primo piano, Tom, è il fratello più grande di Kim Phuc, è sopravvissuto all'attacco ma ha perso un occhio.
Nick Ut, il fotografo, dopo il famoso scatto, versò acqua sulla bambina, prese lei ed altri bambini e li portò in un ospedale vicino Saigon.

Questa celebre fotografia venne premiata con il premio Pulitzer nel 1972, Questo scatto diventata un simbolo delle atrocità della guerra del Vietnam sconvolse gli Usa e il mondo.

La piccola Kim Phuc, trascorse quattordici mesi in ospedale, subì 17 operazioni per guarire dalle gravi e orrificanti ustioni sulla sua pelle. Diventata grande, ha studiato medicina. Ora è ambasciatrice dell'Unesco, vive in Canada, è moglie e madre, e ha chiamato il figlio Huan, Speranza.

30 anni dopo Kim teme di “dover tornare” in un lungo insanguinato dalla guerra. Di mestiere fa l’ambasciatrice dell’Unesco, conosce, per averla subita, la guerra e per questo la odia.







Fonti:
http://digilander.libero.it/davis2/lezioni/guerra%20del%20vietnam/fotografia%20e%20vietnam.htm
http://andreacioffi.wordpress.com/2007/06/11/vietnam-1972-nick-ut/
http://www.apimages.com
http://virtualblog.splinder.com/archive/2007-05